Ohi ohi. Mi fa male il cuore quando sento frasi come questa soprattutto quando a pronunciarle è una donna adulta. In generale, mi fanno male al cuore gli stereotipi.
Questa volta non andremo a pescare nel simbolismo alchemico per smontare questa affermazione dal forte potere autolimitante. Faremo insieme un salto in qualcosa di molto più vicino a noi: gli Arcani Maggiori dei Tarocchi.
L'undicesimo è proprio La Forza.
Nei Tarocchi la Forza è femmina
L'undicesimo Arcano Maggiore dei Tarocchi di Marsiglia, La Forza, raffigura una donna che ha le mani sulle fauci di quello che sembra un leone o una fiera selvatica. Dalla posizione in cui vengono raffigurati i due unici protagonisti di questa carta sembra che la donna stia cercando di dominare in qualche modo il leone tenendolo fermo con le gambe.

Ciò che colpisce, tuttavia, è l'assenza di sforzo o tensione tra le due figure: il volto della donna è pacato; le braccia e il corpo non denotano un particolare sforzo. La stessa cosa vale per il leone: ha le fauci aperte ma non sembra in posizione di attacco e non denota sofferenza.
Ne viene fuori una carta che comunica un senso di staticità: qualcosa di stabile e fermo.
Questa scena ha le più svariate interpretazioni.
C'è chi considera la donna esercitare una sorta di dominio sull'animale feroce; c'è chi vede in lei il tentativo di aiutare il leone a liberarsi di qualcosa che ha in gola; c'è chi considera questa scena la riproduzione di un gioco. C'è ancora chi la associa al dominio dell'uomo sulla natura.
Ciò che amo di più del simbolismo dei Tarocchi è proprio questo: non è statico ed è per questo che la loro interpretazione, a mio personalissimo parere, non può che essere sempre molto personale.
Guardando la carta, è anche da notare che la donna non è vestita come una cacciatrice o una guerriera: ha un aspetto delicato e gentile, degli abiti classici eppure, nonostante ciò, sembra essere riuscita comunque a domare una belva selvatica.
Il suo cappello a forma di infinito richiama l'idea che ciò che le ha permesso di domare la belva, sia qualcosa di eterno e fuori dal tempo: una dote universale, posseduta a prescindere da tutto.
La belva, in fin dei conti, in questa carta appare ormai non solo "addomesticata" ma anche giocosa e amichevole.
A dirla tutta, il fatto che il leone sia davanti la donna potrebbe indicare una sorta di intenzione difensiva nei suoi confronti, come a voler dire: “Gioco con te ma se avverto un pericolo sono pronto a difenderti e attaccare”.
Vista così questa carta assume un importantissimo valore simbolico.
Il simbolismo de La Forza
La belva può essere considerata come espressione delle parti più istintive e selvagge di noi stessi oppure come tutto ciò che nel mondo richiede uno sforzo per poter essere gestito. In ogni caso, quello che ci suggerisce questa carta è che queste stesse parti, se addomesticate, possono diventare nostre alleate dandoci supporto nella vita di tutti i giorni.
La Forza, ci indica anche che in questi casi la forza fisica non serve: sono altre le abilità che dobbiamo mettere in campo. In altre parole, la forza fisica e il dominio non sono la soluzione: i compiti più gravosi per poter essere gestiti richiedono una grande forza spirituale e psicologica. Spesso richiedono anche tempo: il tempo di apprendere dalle sfide lasciando sedimentare gli insegnamenti.
La bestia è stata addomesticata con l'amore, la gentilezza, la pazienza, la determinazione, la speranza, la perseveranza, la consapevolezza di potercela fare.
Ricordate la bella favola Disney de La Bella e La Bestia? Ecco. Bella, dall'aspetto così delicato, fragile e innocente nel film è riuscita letteralmente a trasformare la Bestia in un uomo: ha spezzato l'incantesimo con l’amore.
Non è forza questa?